- Bruno Nascimbene
Editoriale
- L’evento più recente in materia di migrazione e asilo, sotto il profilo internazionale, è rappresentato (se si escludono le conclusioni del G7 del giugno scorso, di cui si dirà brevemente oltre), dall’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea (maggio 2024) del Patto sulla migrazione e l’asilo: un’approvazione “storica”, ad avviso di alcuni, un attentato o pregiudizio ai diritti fondamentali, all’asilo in particolare, secondo altri. Le prime domande da porsi sono (ad avviso di chi scrive) le seguenti: perché si fa riferimento a un “Patto”, cioè ad un accordo , e di quale tipo ? Perché definirlo “nuovo”, rispetto a quale altra iniziativa o risultato?