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Acquisto della cittadinanza per naturalizzazione e questioni di giurisdizione: alla ricerca della legalità sopita

di Chiara Cudia

 

Abstract: L’analisi muove dal problema del riparto di giurisdizione con riferimento ai provvedimenti di concessione della cittadinanza per naturalizzazione dello straniero che risieda legalmente nel territorio della Repubblica da almeno dieci anni. Le relative controversie, secondo un orientamento consolidato, rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo. Tale indirizzo è di stimolo a una riflessione più generale non solo in relazione alla preferenza per una giurisdizione piuttosto che per un’altra, quanto in riferimento agli argomenti utilizzati per affermare la sussistenza della giurisdizione amministrativa. In difetto di una espressa scelta del legislatore, alla luce della disciplina positiva della cittadinanza e di alcuni principi fondanti, non sembrano sussistere elementi sufficienti per riconoscere rilevanza concreta (con riferimento cioè a ciascuna, puntuale, decisione) all’interesse pubblico: da qui, la decisione sull’attribuzione della cittadinanza per naturalizzazione non può dirsi connotata da discrezionalità in senso proprio. Questo elemento, tirando il filo fino in fondo, può produrre effetti anche in punto di articolazione delle situazioni soggettive e di riparto di giurisdizione. Tuttavia, il distacco della decisione sulla cittadinanza dall’interesse pubblico appare in sé decisivo rispetto all’attuazione dei principi di legalità e giustiziabilità.

Abstract: The work moves from the analysis of jurisdiction issues with regard to the measures granting citizenship by naturalisation to the foreigners who have been living as residents in the Republic for at least ten years. According to a consolidated orientation, the relative disputes fall under the jurisdiction of the administrative judge. This setting stimulates a more general reflection not only in relation to the preference for one jurisdiction rather than another, but with reference to the arguments used by the judges to ground the existence of the administrative jurisdiction. Giving that there is not an express legislative option and considering the legislation on citizenship and certain fundamental principles, there is no space for recognizing a specific and concrete relevance to the public interest in individual decisions on citizenship: hence, those decisions cannot be said to be characterised by discretion in the proper sense. This element, pulling the thread all the way through, may also produce effects on the articulation of subjective situations and on the division of jurisdictions. However, the detachment of the decision on citizenship from the public interest is in itself decisive with regard to the implementation of the principles of legality and justice.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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