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La Sea Watch davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: rapporti tra fonti, rapporti tra Stati e regolazione (indiretta) delle attività di soccorso in mare

di Irini Papanicolopulu e Giulia Losi

Abstract: Durante l’estate 2020 le autorità portuali italiane hanno adottato misure di ispezione e di fermo contro due navi gestite dall’organizzazione Sea Watch operanti sistematiche attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. La Corte di giustizia dell’Unione Europea è stata interpellata al fine di dirimere alcune questioni interpretative sorte all’interno dei processi amministrativi intentati dalla ONG nei confronti di tali autorità e riguardanti i limiti di applicazione dei poteri di controllo in ambito di sicurezza della navigazione esercitabili dallo Stato di approdo sulle attività di navi impegnate in sistematiche operazioni di ricerca e soccorso in mare. In particolare, alla CGUE è stato richiesto di svolgere un’analisi delle problematiche sollevate attraverso una disamina del complesso di normative multi-livello esistenti in materia. Il presente contributo si propone, dunque, di offrire un commento alla sentenza emessa dalla CGUE sull’argomento in data 1° agosto 2022, attraverso l’analisi di alcuni dei temi giuridici principali considerati all’interno della pronuncia: il rapporto tra fonti di diritto comunitario e internazionale, il bilanciamento tra i poteri dello Stato del porto e dello Stato di bandiera nel controllo delle condizioni di sicurezza delle imbarcazioni e, infine, la tensione tra l’obbligo fondamentale di soccorso in mare e le politiche relative all’immigrazione adottate dallo Stato italiano.

Abstract: During the summer of 2020, Italian port authorities implemented inspection and detention measures against two vessels operated by the Sea Watch organisation, which were engaged in systematic search and rescue activities in the Mediterranean Sea. The Court of Justice of the European Union was asked to settle some interpretative questions that arose within the administrative proceedings brought by the NGO against the mentioned authorities, concerning the limits of application of the port State’s control powers over the activities of ships engaged in systematic search and rescue operations at sea in relation to matters of navigation safety. In particular, the CJEU was asked to carry out an analysis of the questions raised through an examination of the set of existing multi-level regulations on the subject. This contribution aims to offer a commentary on the CJEU's judgment rendered on this matter on 1 August 2022, by analysing some of the main legal issues considered within the ruling: the relationship between sources of EU and international law, the balance between the powers of the port State and the flag State in controlling the safety conditions of vessels and, finally, the tension between the fundamental obligation to rescue at sea and the immigration policies adopted by the Italian State.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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