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Archivio saggi e commenti

Fascicolo n. 3, 2023

L’accesso al diritto di asilo: problemi e prospettive

di Claudio Panzera

Abstract: Un terzo delle Costituzioni vigenti riconosce il diritto all’asilo, tre Stati su quattro hanno sottoscritto la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e tutti i Paesi membri dell’UE condividono un sistema comune di asilo. Nonostante l’abbondanza di regole, l’istituto attraversa da tempo una crisi di effettività che, alla lunga, potrebbe tradursi anche in una crisi di legittimità. Il rischio che le garanzie apprestate restino “sulla carta” è particolarmente elevato nella prospettiva dell’accesso all’asilo: dinnanzi alle gravi crisi umanitarie del tempo presente, questo rappresenta “il” problema davvero comune alle diverse forme di protezione in cui si articola l’istituto. Al nocciolo della questione, com’è noto, sta l’ambiguo rapporto fra asilo e sovranità territoriale degli Stati.  Sullo sfondo di questa relazione problematica, verranno messi a confronto i regimi di tutela esistenti sotto il profilo dell’accesso alla protezione, rispetto a cui emerge il ruolo integrativo e sussidiario attualmente svolto dalla disciplina costituzionale. Speciale attenzione sarà riservata, sempre limitatamente al tema dell’accesso, alle recenti novità legislative intervenute in materia, per concludere con alcune considerazioni de iure condendo.

Abstract: One third of the world Constitutions enshrines the right to asylum, three States out of four are Parties to the 1951 Refugee Convention while EU Members share a common asylum system. Nonetheless, this right s suffering a crisis of effectiveness that in the long run might undermine its legitimacy. The risk of turning this fundamental right in a droit de papier becomes dramatically real when access to asylum comes at stake. In light of the imperative challenges of the several world humanitarian crises, this appears a key issue for all the existing tools of protection for asylum seekers. The core of the question lays on the well-known ambiguity concerning the ‘right to asylum-State sovereignty’ correlation. Against this backdrop, the different types of protection available will be confronted, as to emphasize the integrative and supplementary role of the constitutional regime. Special attention will be given to the recent legislative enactments on the subject, to finally offer some prospective conclusion.

In fuga dal conflitto: la protezione riconoscibile a chi rifiuta il servizio nelle forze armate e la definizione di "civile" ai sensi della Direttiva Qualifiche

di Marilù Porchia

Abstract: L’articolo esamina le forme di protezione riconoscibili ai sensi della Dir. 2011/95/UE (DQ) a chi si sottrae al servizio militare in un conflitto armato. Approfondisce, pertanto, il concetto di obiezione di coscienza, specie nella sua forma parziale, distinguendone presupposti e condizioni, secondo la giurisprudenza internazionale, europea e nazionale. Delinea, a seguire, il sistema di garanzie che il Diritto Internazionale Umanitario (DIU), e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, offrono contro tortura e maltrattamenti. Al fine di valutare la possibilità di riconoscimento della protezione di cui all’art. 15(c) DQ, esplora inoltre il significato attribuibile al termine “civile” ai sensi dell’art. 15(c)DQ, alla luce del DIU, della giurisprudenza della Corte di Giustizia UE e degli Stati Membri, delle indicazioni fornite dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) e di quelle dell’European Union Asylum Agency (EUAA). Guardare congiuntamente ad un’autonoma definizione di “civile” e alla protezione accordabile a chi si sottrae al servizio in un conflitto armato, incoraggia a non limitare l’esame delle domande di protezione internazionale di appartenenti alle forze armate al profilo della diserzione, ma a valutare anche una loro eventuale qualificazione come civili de facto.

Abstract: The article addresses the protection that Dir. 2011/95/UE may grant to those who evade military service in international armed conflicts. The concept of conscientious objection is examined in depth, looking at international, European, and national case law. The article also deals with the guarantees offered by IHL and International Human Rights against torture and ill-treatment. Finally, the article explores the definition of the term “civilian” according to Article 15(c) of Dir. 2011/95/UE, in the light of International Humanitarian Law (IHL), the case law of the ECJ and of the Member States, and the guidance provided by the United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR) and by the European Union Asylum Agency (EUAA). The autonomous definition of “civilian” in Article 15(c) of Dir. 2011/95/UE and the protection that can be granted to those who evade service leads to consider the possible qualification of deserters as de facto civilians.

L’alternativa di protezione interna (IPA). Teoria e prassi di un istituto non applicato

di Antonio Guerrieri

Abstract: L’articolo esamina l’alternativa di protezione interna (IPA), istituto previsto dall’art. 8 della Direttiva Qualifiche UE e introdotto nell’ordinamento italiano con il d.l. 113/2018, ma rimasto disapplicato. L’analisi ne ricostruisce l’evoluzione storico-normativa; ripercorre la riflessione dottrinale e i chiarimenti offerti dall’UNHCR; si sofferma sui più importanti apporti giurisprudenziali; evidenzia i nodi problematici posti della sua applicazione e propone alcune soluzioni, con particolare riferimento al sistema italiano di protezione internazionale.

Abstract: The paper examines the internal protection alternative (IPA), an institution provided for by art. 8 of the EU Qualification Directive and introduced into the Italian legal system through the law decree n. 113/2018, but hitherto unapplied. The analysis reconstructs its historical-regulatory evolution; traces the doctrinal reflection and clarifications offered by the UNHCR; focuses on the most important jurisprudential contributions; highlights the problematic issues posed by its application and proposes some solutions, with particular reference to the Italian system of international protection.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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