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Fascicolo n. 2/2025

La procedura di trasferimento alle frontiere interne nella riforma del codice Schengen alla prova della Carta dei diritti fondamentali

di Francesca Di Matteo

Abstract: Tra le modifiche apportate dal regolamento (UE) 2024/1717 al codice frontiere Schengen figura l’introduzione di una procedura per il trasferimento dei cittadini di Stati terzi rintracciati lungo le frontiere interne, volta a offrire un’alternativa strutturata alle prassi delle riammissioni informali e al frequente ripristino dei controlli. Muovendo lungo la sequenza procedimentale che precede e segue l’adozione del provvedimento di trasferimento, il saggio indaga la compatibilità del nuovo meccanismo con la Carta dei diritti fondamentali, in particolare con gli articoli 7 e 8 – attesa la possibilità di fondare la decisione su un trattamento automatizzato di dati personali – e con l’articolo 47, cui si ricollega l’esigenza di assicurare un ricorso effettivo. In tale prospettiva, si valorizza altresì il nesso tra l’obbligo per l’amministrazione di motivare le proprie decisioni, quale espressione dell’art. 41, e il diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva, evidenziando come l’equilibrio tra sicurezza e diritti fondamentali esiga oggi una lettura congiunta degli articoli 41 e 47, nella forma di una simbiosi necessaria: due volti di un Giano Bifronte a presidio dello Stato di diritto.

Abstract: Among the amendments introduced by Regulation (EU) 2024/1717 to the Schengen Borders Code is the introduction of a procedure for the transfer of third-country nationals apprehended at internal borders, intended to offer a structured alternative to informal readmission practices and the recurrent reintroduction of border controls. Following the procedural sequence both preceding and following the adoption of the transfer decision, the article assesses the compatibility of the new mechanism with the Charter of Fundamental Rights, in particular with Articles 7 and 8 – given the possibility of basing the decision solely on the automated processing of personal data – and with Article 47, which enshrines the right to be afforded effective judicial protection. In this context, the analysis also highlights the connection between the administration’s duty to provide reasons, as an expression of Article 41, and the right to be afforded effective judicial protection, arguing that the balance between security and fundamental rights now calls for a joint reading of Articles 41 and 47 as a necessary symbiosis: two faces of a Janus standing guard over the rule of law.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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