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Fascicolo 1, Marzo 2022


«Maybe we are all prospective migrants. The lines of national borders on maps are artificial constructs, as unnatural to us they are to birds flying overhead. Our first impulse is to ignore them».

(Mohsin Hamid)

Rassegna di giurisprudenza europea: Corte europea dei diritti umani

Artt. 2 e 3: Diritto alla vita e divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti

Il caso M.D. e altri c. Russia (Corte Edu, sentenza del 14.09.2021) riunisce diversi ricorsi presentati da cittadini siriani nei cui confronti era stato adottato un ordine di allontanamento per violazione delle norme in materia di immigrazione, essendo rimasti sul territorio russo oltre il termine previsto dai loro rispettivi visti.

Corte di giustizia dell'Unione europea

Direttiva 2011/95 ed estensione dello status di rifugiato: figlio minore di genitore beneficiario di asilo in uno Stato membro

Nel caso LW (C 91/20, sentenza del 9.11.2021), la CGUE è stata chiamata a pronunciarsi sulla possibilità, per gli Stati membri, di estendere, in nome dell’unità familiare, lo status di rifugiato a un familiare – minore d’età – del beneficiario di protezione internazionale, che individualmente non abbia diritto a tale protezione.

Rassegna di giurisprudenza italiana: Allontanamento e trattenimento

In questo numero della Rassegna prenderemo in esame alcune decisioni dell’ultimo scorcio dello scorso anno in tema di espulsioni, respingimenti e trattenimenti nei Centri per il rimpatrio, che, a nostro avviso suggeriscono qualche approfondimento.
Nello scorso numero è stato pubblicato un saggio collettaneo su «Zone di transito aeroportuali:

Ammissione e soggiorno

LA REGOLARIZZAZIONE 2020 (ART. 103, D.L. N. 34/2020)

Il termine di conclusione del procedimento
Diversi provvedimenti giurisprudenziali hanno affrontato il tema della interpretazione dell’art. 103, d.l. 34/2020 in materia di regolarizzazione della posizione giuridica e lavorativa delle persone straniere in Italia.

Asilo e protezione internazionale

LO STATUS DI RIFUGIATO

Appartenenza ad un particolare gruppo sociale
Il  Tribunale di Bologna con decreto del 7.10.2021  ha riconosciuto lo status di rifugiata (pur in assenza di una espressa domanda in tal senso proposta dalla difesa) ad una donna della Nigeria, perché vittima di atti di persecuzione sotto forma di violenza di genere ed appartenente al «gruppo sociale» delle vedove.

Famiglia e minori

FAMIGLIA
Qualora sussista la condizione di effettiva convivenza, i fratelli di cittadini italiani possono attivarsi per ottenere dalla questura un permesso di soggiorno ai sensi del combinato disposto degli artt. 19, d.lgs. n. 286/1998 e 28, d.p.r. n. 394 del 1999
Il principio di diritto affermato dalla Suprema Corte nell’ordinanza del 14.10.2021, n. 28201, secondo cui i fratelli di cittadini italiani laddove sussista una relazione di convivenza effettiva hanno diritto al rilascio di un titolo di soggiorno potrebbe apparire scontato:

Cittadinanza e apolidia

Ovviamente numerose risultano le pronunce emesse nei due quadrimestri dello scorso anno qui considerati (maggio-dicembre 2021). Ci si limita perciò a segnalare, all’interno del consueto filone giurisprudenziale dedicato alla cittadinanza per discendenza, alcuni orientamenti difformi sull’incidenza del noto e risalente fenomeno relativo alla naturalizzazione collettiva brasiliana;

Non discriminazione

Nel corso del terzo quadrimestre del 2021 le pronunce in tema di discriminazione hanno riguardato in prevalenza la gestione dei rapporti dei cittadini extraUE con gli enti locali.

In data 28 ottobre 2021 la Corte di giustizia, su rinvio pregiudiziale del Tribunale di Milano (vedi la Rassegna 1/2021), ha rilevato che la limitazione della Carta Famiglia ai soli cittadini italiani e degli Stati membri dell’UE è una violazione della parità di trattamento nell’accesso a beni e servizi dei cittadini di paesi terzi stabilita dalle direttive 2003/109, 2009/50 e 2011/98, 

Penale

Una nuova archiviazione per la capitana Carola Rackete
Giunge a conclusione anche l’ultimo procedimento avviato nei confronti della capitana Carola Rackete in relazione alla nota vicenda che l’aveva vista protagonista nel giugno 2019, quando, al comando della nave Sea Watch 3, di fronte al rifiuto oppostole dal Ministro dell’interno a sbarcare in Italia i migranti soccorsi in mare, aveva deciso di procedere comunque all’attracco, scontrandosi con un’imbarcazione della Guardia di finanza che aveva cercato di impedirglielo.

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