Osservatorio europeo

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Atti di indirizzo

COVID, restrizioni ai viaggi non essenziali nell’Unione europea e revoca dei controlli alle frontiere interne. Il 14 maggio la Commissione ha pubblicato la Comunicazione Verso un approccio graduale e coordinato per il ripristino della libera circolazione e la revoca dei controlli alle frontiere interne – COVID-19, 2020/C 169/03,

 

con cui ha definito le modalità della progressiva eliminazione delle restrizioni nazionali e transfrontaliere alla libera circolazione nella UE, da attuarsi nel rispetto del principio di non discriminazione. L’11 giugno la Commissione europea ha, poi, pubblicato la Comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio, COM(2020) 399 def., Terza valutazione dell’applicazione della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE, con cui ha raccomandato la proroga, da parte di tutti i Paesi Schengen e associati, delle restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali fino al 30 giugno (in allegato una checklist da utilizzare per l’eventuale revoca della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE, al fine di definire un approccio comune per valutare se la situazione in un Paese terzo e le misure da esso adottate per limitare la diffusione del virus siano sufficienti a consentire la revoca delle restrizioni dei viaggi non essenziali). Contemporaneamente la Commissione ha pubblicato delle Linee guida per una ripresa graduale e coordinata delle operazioni di visto, 2020/C 197 I/01, per garantire che la ripresa delle operazioni per il rilascio dei visti fosse ben coordinata con la graduale abolizione delle restrizioni di viaggio. La guida includeva anche istruzioni riguardo alle misure igieniche e alle precauzioni per l’accoglienza delle persone che presentano domanda di visto, fornendo indicazioni nel caso in cui lo Stato membro richieda controlli sanitari.

Cooperazione con i Paesi dei Balcani occidentali. Il 5 giugno il Consiglio ha adottato delle conclusioni sul rafforzamento della cooperazione con i partner dei Balcani occidentali nel settore della migrazione e della sicurezza. Il Consiglio ha sollecitato, tra l’altro, una maggiore efficienza nella gestione delle frontiere, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione della migrazione irregolare e dei movimenti secondari, il funzionamento dei sistemi di asilo dei partner (tra cui la registrazione e il rafforzamento di adeguate capacità di accoglienza per i migranti e i rifugiati), la cooperazione in materia di riammissione, anche in relazione a cittadini di Paesi terzi che hanno presentato domanda di protezione internazionale nei Balcani occidentali e non sono ammissibili alla protezione internazionale, lo scambio di informazioni a livello regionale.

Atti adottati

Accordi di riammissione e di facilitazione dei visti con la Bielorussia. Con le decisioni (UE) 2020/751 e 2020/752 del Consiglio del 27 maggio 2020 (GUUE L 181 del 9.6.2020, p. 1 ss. e GUUE L 180 del 9.6.2020, p. 1 ss.) sono stati conclusi rispettivamente l’accordo di riammissione e l’accordo di facilitazione per il rilascio dei visti di breve durata, firmati con la Bielorussia l’8 gennaio 2020. L’accordo di facilitazione dei visti prevede, tra l’altro, la riduzione dei diritti per il rilascio del visto, la possibilità di ottenere un visto per ingressi multipli con un lungo periodo di validità e la semplificazione dell’elenco dei documenti da allegare alla domanda di visto. Entrambi gli accordi sono entrati in vigore il 1° luglio.

Collaborazione della guardia europea di frontiera e di costiera con il Montenegro e la Serbia. Con la decisione (UE) 2020/729 del Consiglio del 26 maggio 2020 relativa alla conclusione dell’accordo sullo status tra l’Unione europea e il Montenegro riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera in Montenegro (GUUE L 173 del 3.6.2020, p. 1) e con la decisione (UE) 2020/865 del Consiglio del 26 maggio 2020 relativa alla conclusione dell’accordo sullo status tra l’Unione europea e la Repubblica di Serbia riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica di Serbia (GUUE L 202 del 25.6.2020, p. 1) sono stati conclusi gli accordi di status relativi alla collaborazione tra Montenegro e Serbia e la guardia europea di frontiera e costiera. I rispettivi accordi, firmati l’8 ottobre e il 19 novembre 2019, consentono all’Agenzia europea di assistere i due Paesi nella gestione delle frontiere, svolgere operazioni congiunte e schierare squadre nelle rispettive regioni che confinano con l’UE. Gli accordi sono entrati in vigore il 1° luglio.

Varie

Programma volontario di ricollocamento dalla Grecia. Il 24 luglio la Commissione ha stanziato 17 milioni di euro per sostenere l’attuazione del progetto di trasferimento volontario dalla Grecia, di un massimo di 3.000 minori non accompagnati, adulti e famiglie in Francia, Germania, Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Irlanda, Portogallo, Lussemburgo, Lituania, Slovenia e Norvegia, avviato ad aprile e che dovrebbe essere completato entro la fine di ottobre. Il finanziamento (per l’espletamento delle formalità riguardanti i minori non accompagnati, come la valutazione dell’interesse superiore e dell’età, i trasferimenti e i voli, l’alloggio e i servizi medici) è assegnato all’Organizzazione internazionale per le migrazioni, in collaborazione con il Ministero per le migrazioni e l’asilo greco, UNHCR e UNICEF. EASO fornirà un sostegno operativo. Oltre ai minori non accompagnati, sono incluse in via prioritaria nel programma le persone vulnerabili e quelle con gravi patologie mediche.

Integrazione. Il 22 luglio la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni su nuove azioni che potrebbero essere intraprese a livello europeo per promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale dei migranti. I risultati della consultazione (alla quale sarà possibile partecipare fino al 21 ottobre) dovrebbero contribuire allo sviluppo di un piano d’azione sull’integrazione e l’inclusione. La Commissione ha, inoltre, pubblicato un invito a presentare candidature per la costituzione di un gruppo di esperti composto da persone provenienti da un contesto migratorio, le quali dovrebbero partecipare allo sviluppo e all’attuazione delle politiche in materia di migrazione, asilo e integrazione. Il coinvolgimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati è ritenuto essenziale per rendere le politiche più efficaci ed adeguate alle reali esigenze. Anche la scadenza per la candidatura è fissata al 21 ottobre.