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Fascicolo 3, Novembre 2019


«Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria / col suo marchio speciale di speciale disperazione / e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi / per consegnare alla morte una goccia di splendore / di umanità, di verità.   [...] Ricorda Signore questi servi disobbedienti / alle leggi del branco / non dimenticare il loro volto / che dopo tanto sbandare / è appena giusto che la fortuna li aiuti come una svista / come un'anomalia / come una distrazione / come un dovere».
(Fabrizio de Andrè, Smisurata Preghiera, in Anime salve, 1996)

Rassegna di giurisprudenza europea: Corte europea dei diritti umani

Art. 3: Divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti
Il caso S.S. e B.Z. c. Russia (Corde Edu, sentenza dell’11.06.2019) riguarda la decisione delle autorità russe di allontanare un cittadino del Tagikistan e un cittadino dell’Uzbekistan, i quali erano stati condannati in absentia nei loro Paesi di origine per motivi politici e religiosi, nonostante fossero state informate del rischio di esporli a trattamenti vietati dall’art. 3 Cedu, relativo al divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti.

Corte di Giustizia dell'Unione europea

Direttiva qualifiche: esclusione o cessazione dello status di rifugiato
Il caso M e X X (CGUE, cause riunite C-391/16, C-77/17, C-78/17, 14.5.2019) approfondisce il rapporto tra la protezione offerta dal diritto UE in materia di asilo e la Convenzione di Ginevra del 1951. Trae origine da tre rinvii pregiudiziali disposti da giudici nazionali che si erano occupati della revoca o mancata concessione dello status di rifugiato a causa della condanna degli interessati a pena detentiva.

Rassegna di giurisprudenza italiana: Allontanamento e trattenimento

Anche in questo numero si cercherà di dar conto di alcuni orientamenti giurisprudenziali in materia di espulsioni e trattenimenti relativi al periodo maggio-agosto del corrente anno che paiono particolarmente significativi.

ESPULSIONI
In tema di espulsioni, pubblichiamo alcune decisioni (anche di merito) relative ai rapporti tra provvedimenti ablativi e pendenza (in fase amministrativa o giudiziale) della procedura di protezione internazionale.

Ammissione e soggiorno

Il preavviso di rigetto nel procedimento di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno
Con sentenza n. 2923/2019 il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar Sardegna con cui era stato annullato il provvedimento del questore di Sassari, di diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo di un cittadino senegalese, per omesso invio del preavviso di rigetto, ex art. 10-bis legge 241/90, precedente il provvedimento finale.

Asilo e protezione internazionale

LO STATUS DI RIFUGIATO

 Appartenenza ad un particolare gruppo sociale

Il Tribunale di Milano, con decreto deciso il 3.7.2019 e pubblicato 23.8.2019 , ha riconosciuto lo status di rifugiato ad un giovane cittadino del Gambia, affetto da un disturbo schizoaffettivo. Nel provvedimento in esame il Collegio, a fronte di una domanda volta ad ottenere la protezione sussidiaria o, in subordine, la protezione umanitaria, ha ritenuto sussistenti i presupposti per la protezione maggiore.

Cittadinanza e apolidia

Nel periodo qui considerato (maggio-agosto 2019) permangono alcuni orientamenti giurisprudenziali ormai consolidati, quale ad esempio il riconoscimento, da parte del giudice civile, dell’acquisto della cittadinanza iure sanguinis o l’atteggiamento restrittivo del giudice amministrativo riguardo all’acquisto della stessa per naturalizzazione. Piuttosto rare (e poco conosciute) risultano invece le pronunce sull’acquisto della cittadinanza da parte dei figli minorenni dei neo cittadini,

Famiglia e minori

FAMIGLIA
Ricongiungimento familiare in pendenza del giudizio sulla domanda di protezione internazionale
Con l’ordinanza n. 13104 del 15.5.2019, la prima Sezione della Corte di cassazione è stata chiamata a valutare se il richiedente asilo, nei cui confronti sia ancora pendente il giudizio sulla richiesta di riconoscimento della protezione internazionale, debba essere considerato come persona «regolarmente soggiornante» e abbia quindi diritto di chiedere la «coesione familiare» con il coniuge, ai sensi dell’art. 30, co. 1, lett. b), d.lgs. 286/98:

Non discriminazione

Nel corso del secondo quadrimestre del 2019 le principali pronunce in tema di discriminazione hanno riguardato i rapporti dei cittadini extraUE con gli Enti locali determinando, in diversi casi, il rinvio alla Corte costituzionale. Si segnalano in particolare le rimessioni operate in relazione al diritto per i richiedenti protezione internazionale di ottenere l’iscrizione anagrafica rifiutata dai Comuni e quella operata in relazione all’accesso al reddito di inclusione negato in assenza di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno per lungo soggiornanti UE.

Penale

Decisioni della Cassazione in relazione al delitto di inottemperanza all’ordine di allontanamento ex art. 14, co. 5 ter TU
La prima sentenza che merita di essere segnalata, anche per i suoi risvolti prasseologici, è la n. 29465/2019 della I sezione, che annulla senza rinvio una decisione di condanna emessa in primo grado in relazione al reato di cui all’art. 14, co. 5-ter TU.

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