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Fascicolo 3, Novembre 2017


«Quante volte si è detto il mondo deperisce. Quante volte si è detto il mondo fa naufragio.
Dovremmo misurare meglio le parole: ché il mondo deperisce eppure ingrassa; e mentre naufraga galleggia.
È questa la fatica a cui siamo vocati: sostenere un doppio sguardo, capace di fissare in faccia la rovina
e assieme la lamina di sole che accende ogni mattina»

(Franco Marcoaldi, Il tempo ormai breve, Torino, Einaudi, 2008)

Rassegna di giurisprudenza europea: Corte europea dei diritti umani

Artt. 2 e 3: Diritto alla vita e divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti 
Il caso N.A. c. Svizzera (Corte EDU, sentenza del 30.05.2017) riguarda un richiedente asilo sudanese che dichiarava di essersi allontanato legalmente dal suo Paese d’origine dopo aver subito maltrattamenti per il presunto supporto fornito al Mouvement pour la justice et l’égalité (JEM).

Corte di Giustizia dell'Unione europea

«Dublino III»: criteri di competenza 
Nei casi Jafari (CGUE, 26.7.2017, causa C-646/16) e A.S. (CGUE, 26.7.2017, causa C-490/16), decisi separatamente, ma accomunati da numerosi elementi (tant’è che l’Avvocato Generale li ha trattati assieme nelle sue conclusioni), la Corte di giustizia dell’Unione europea ha avuto modo di pronunciarsi su alcuni punti chiave del regolamento 604/2013 (regolamento «Dublino III»).

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